mercoledì 6 ottobre 2010

Giulio Natta Nobel per la Chimica 1963

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Attualità & Approfondimento / Giulio Natta Nobel per la Chimica 1963


Signorina badi ben, che sia fatto di Moplen” cantava Gino Bramieri mentre ad una casalinga distratta scivolava la tazzina di caffè che, invece di rompersi sul pavimento come le comuni tazzine di ceramica, rimbalzava e le tornava in mano, ancora col caffè caldo dentro. Magari si era pure sciolto lo zucchero con tutto il trambusto. 


Sono poche le invenzioni che hanno cambiato la vita dell’uomo in maniera radicale. Ricordiamo l’alfabeto, il telaio meccanico, la penicellina e la plastica. Non necesseriamente in questo ordine. La plastica, il Moplen appunto (più precisamente chiamato Polipropilene Isotattico, PP) è La Plastica per eccellenza, quella che ha cambiato davvero tutto. C’è stato un prima, e ora siamo nel dopo.

 

L’ha inventata Giulio Natta, che ha ricevuto il Nobel per la chimica, l’unico Nobel per la chimica dato ad un italiano, nel 1963, assieme a quel tal Ziegler che aveva inventato una molecola che, usata per bene, poteva dare quella plastica fantastica che è il PP. Esattamente il Nobel a Ziegler e Natta fu assegnato “per le ricerche e le scoperte realizzate sulla polimerizzazione stereospecifìca del propilene”. Di quelle cose che non si dimenticano. Senza Natta l’invenzione di Ziegler sarebbe rimasta sterile come un bardotto, e il premio Nobel, il tedesco, l’avrebbe sognato. Nulla vieta, ad ogni modo, che chi ha la coda di paglia cominci ad urlare al tradimento. Ziegler per tutta la vita giurò e spergiurò che Natta gli aveva rubato idee e scoperte. Che tristezza, nevvero?

 

Le scoperte di Natta portarono, ovviamente, alla produzione di massa della plastica in tutti i paesi facendo le fortune della Montecatini. Ah, no… le fortune la Montecatini non le fece perché gli USA non lasciarono che il brevetto fosse depositato, “dimenticandolo” per diciassette anni. Ovviamente di royalties e diritti non se ne è parlato. Fino a qualche tempo fa:  tutte le compagnie americane che hanno prodotto polipropilene secondo le scoperte di Natta (tutte) hanno pagato ben 100 dollari, simbolici, di risarcimento. Non male. Ma dov’è nella memoria storica del nostro paese l’uomo che ha cambiato nella maniera più radicale la storia del mondo degli ultimi millenni? Nel 1984 il buon Giulione (che ricalca lo stereotipo dello scienziato timido) ammiccava sul francobollo da 850 lire.

 

Fabio Paris



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