mercoledì 6 ottobre 2010

Quando le telecamere danno fastidio

Il consiglio comunale è pubblico, ma non troppo. Se ci sono troppi giornalisti, e soprattutto se ci sono delle telecamere a riprenderlo in diretta, non si può svolgere serenamente. L’ha pensata così la maggioranza leghista del comune di Adro che ha deciso di far saltare la seduta nel corso della quale avrebbe dovuto essere affrontato il tema dei simboli «padani» presenti nella scuola elementare. Quei circa 700 loghi del Sole delle Alpi impressi su banchi, zerbini, posacenere e altri ambienti del nuovo istituto.  Bossi aveva fatto sapere che di «marchio» ne bastava uno solo, Maroni aveva dichiarato che si sarebbe fermato all’intitolazione a Miglio. Anche il ministero guidato da Maria Stella Gelmini alla fine era intervenuto e aveva chiesto la rimozione dei simboli.  La presenza delle telecamere  ha infastidito la giunta che ha  chiesto agli operatori di accomodarsi fuori. Al loro rifiuto, il sindaco del piccolo comune bresciano, Oscar Lancini, ha deciso di rimandare tutti a casa e di far riconvocare la  seduta questa volta a porte chiuse. fonte



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