mercoledì 6 ottobre 2010

La libertà delle idee

Mentre aspettiamo che gli inquirenti facciano chiarezza sulla vicenda che ha coinvolto Maurizio Belpietro, con la scorta che denuncia un agguato sull’uscio di casa del direttore di “Libero”, due cose vanno dette subito con chiarezza. La prima, è che l’immagine di un uomo con la pistola nell’androne di casa di un giornalista ci riporta ad una stagione terribile, per chiunque abbia memoria degli anni peggiori della nostra vita. Il Paese ha già conosciuto quella violenza e l’ha respinta, oggi deve evitare che si ricreino le condizioni che hanno reso possibile quell’orrore. La seconda è che tutte le battaglie democratiche di questi anni possono essere riassunte sotto un unico segno, quello della libertà. Va dunque riaffermata e difesa la libertà delle idee, di tutte le idee, la libertà di espressione, la libertà di organizzare le diverse opinioni e le diverse visioni del Paese. La piena libertà di chi non la pensa come noi coincide con la nostra libertà di criticarlo, e di mettere in campo idee opposte. Non vogliamo tornare a vivere in un Paese in cui un giornalista debba aver paura per sé o per la propria famiglia quando accende il computer per scrivere ciò che pensa e difendere ciò in cui crede. Editoriale de La Repubblica


L’agguato a Belpietro



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